Che cos’è una buona postura? #1 – Stare dritti e dintorni

Cosa è “buona postura”?

Quando si parla di “buona postura”, o di “postura corretta”, molto spesso ci si riferisce a qualcosa legato a dei canoni estetici. Quindi una buona postura sarebbe “stare dritti”, “petto in fuori e pancia in dentro” e via dicendo. I libri in testa sono un po’ retrò, ma l’idea che probabilmente permane nell’immaginario collettivo è quella che vede una persona che ha una buona postura come una bella statua.

Quindi “buona postura” è il modo in cui ci si muove o in cui si sta immobili?

Un’idea poco utile

Secondo me chi si approccia alla questione da un punto di vista prevalentemente estetico incorre in diversi aspetti sconvenienti, vediamone alcuni.

1) Se la buona postura è un’immagine che diamo di noi stessi, allora è come un’etichetta, cioè qualcosa che possiamo togliere quando facciamo altro, come si fa con un abito. Tipo: “ora mi metto in posa per una foto”. Fatto. Poi però magari quando cammino esprimo impaccio in ogni movimento o mi sento scomodo nei movimenti più basilari.

2) Inoltre è un’idea che non ha alcuna relazione col movimento e le sue qualità. A che serve sembrare un David di Michelangelo se poi si rischia di cadere quando ci si infila un calzino?

3) Se io penso in termini di buona o cattiva postura allora ragiono come un interruttore. Conosco solo due aspetti: ON/OFF, giusto o sbagliato. 

È un modo di vedere le cose che non mi dà strumenti o informazioni per migliorare qualora volessi farlo ma mi fa sentire a posto se mi dico davanti allo specchio che ho una buona postura oppure in difetto se la mia postura non mi piace.
Questo modo di pensare tiene in considerazione solo gli obiettivi senza badare al processo, e di conseguenza conduce all’idea di doversi “correggere” che è un altro modo limitante di affrontare un processo di cambiamento.

La realtà dello scheletro

4) Inoltre parlare di giusto/sbagliato o buono/cattivo sembra un puro esercizio di idee, quasi qualcosa di astratto, che non tiene conto di come siamo fatti.

Ecco una colonna vertebrale:

 

Cosa c’è di “dritto” in questa figura?

Ecco un bacino:

 

Cosa potrebbe mai voler dire “stai dritto” alla luce di ciò che vediamo? Si può parlare di “bacino dritto”?

Dritti ma scomodi

Alcune persone perdono le curve scheletriche e quindi si trovano ad avere una schiena “drittissima” dal bacino alla testa, con conseguenze assai spiacevoli per la loro mobilità e comodità. A dispetto di quello che si potrebbe dire vedendole dall’esterno, dal punto di vista funzionale non si tratta di una “buona postura”.

Per dirla in altri termini, parlare di buona postura riferendosi solo a canoni estetici è qualcosa che non tiene in conto la nostra comodità. Non mette noi stessi al centro ma vi pone l’idea di come dovremmo essere.

Nel prossimo post vedremo più da vicino come l’esperienza nel Metodo Feldenkrais mi invita a rispondere alla domanda: “che cos’è una buona postura?”

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