Male al collo: dormire e dintorni

Mi sono ritrovato più volte negli ultimi mesi a scambiare opinioni con alcuni clienti ed amici sul male al collo.
Penso che abbia poco senso scrivere un post che voglia essere di aiuto a chi soffre di dolori nella zona cervicale, perché ritengo che ogni singolo caso sia a sé stante e che raramente le storie delle persone siano così somiglianti tra loro da permettere di poter fare una casistica protocollata.
PERÒ!
…ho notato che ci sono alcuni accorgimenti tanto semplici quanto apparentemente ovvi che è bene non dare per scontati.
Se è vero che COMODITÀ e SCOMODITÀ sono qualità altamente soggettive del nostro modo di organizzarci, al tempo stesso chi ha allenato un po’ più della media il sistema propriocettivo è in grado di apprezzare variazioni minime che possono fare la differenza. Migliorare la propria comodità nei gesti quotidiani è un’attenzione che si diffonde a macchia d’olio nei riguardi di ciò che facciamo e piano piano può permeare il nostro modo di vivere.
Partiamo dalla base delle basi: DORMIRE: un’attività che svolgiamo per numerose ore al giorno e che spesso sottovalutiamo. Assicurarci un discreto grado di comodità per un terzo (quasi) della giornata non è cosa da poco e in questo post mi limito a parlare di CUSCINI.
In accordo con la mia esperienza e quella di numerose persone che conosco, mi permetto di dire quanto segue:
Il cuscino e le posizioni per dormire.
1. Quando si sta sdraiati a pancia in su consiglio di poggiare la testa su uno spessore che riproduca lo stesso rapporto che c’è tra testa e torace quando stiamo in piedi. Mediamente non è uno spessore tanto grande. A volte con alcune persone, per permettere di trovare questa altezza ottimale, è stata necessaria una lezione individuale di Integrazione Funzionale.
2. Quando si sta a pancia in giù, è preferibile non usare alcun cuscino.
3. Quando si sta coricati sul lato, conviene utilizzare uno spessore che permetta al tratto cervicale della colonna vertebrale di rimanere allineato al tratto dorsale. In altri termini si può pensare che la distanza tra orecchio e spalla dovrebbe essere la stessa a destra e sinistra.
Fino a qui ordinaria amministrazione né niente di nuovo.
A mio avviso è opportuno prestare attenzione alle indicazioni riguardanti la consistenza del cuscino. Queste non si trovano sui siti che si occupano di questi temi perché ci si dedica solo (o prevalentemente) alla struttura e assai raramente alla funzionalità.
La consistenza del cuscino.
Anche se perfettamente allineato un cuscino troppo morbido non fornisce il sostegno di cui la testa ha bisogno: in molti casi il sistema nervoso percepisce quel supporto come se non fosse sufficientemente stabile e non “lascia andare” la testa. La penale di tutto ciò è che i muscoli del collo, in particolare (quando si sta sul lato) i muscoli scaleni e sternocleidomastoidei rimangono in lieve tensione. Per tutta la notte.
Nonostante la grande pubblicità che gli è stata dedicata, il cosiddetto “memory foam” non migliora di molto la situazione. A mio avviso la sua caratteristica “cedevolezza” non offre un sostegno sicuro alla testa e il collo si ritrova comunque a lavorare durante la notte.
Io consiglio sempre un cuscino compatto, la cui funzione – ripeto – è quella di sostenere la testa, il resto è secondario. Se il cuscino risulta essere troppo duro, gli si può sovrapporre un altro sottile più morbido.
Soluzioni fai da te.
E chi non ha un cuscino compatto come fa?
Ad una persona che voleva mettere in pratica questi consigli, ma non voleva comprare cuscini a casaccio rischiando di fare scelte inopportune, ho consigliato di arrotolare una coperta di lana ottenendo il diametro desiderato (per il quale si rimanda al punto 3), e di metterla dentro una o due federe. “Tentar non nuoce”, gli dissi. In questo modo può sentire le differenze e, dopo qualche notte, stabilire se ne vale la pena. Così potrà orientarsi verso l’acquisto di un cuscino più confacente alle proprie necessità con degli elementi in più in grado di guidarlo nella scelta. Dopo alcune settimane ancora mi ringrazia : )
Acquisire comodità è un processo di semplificazione: w la semplicità!